Finance

 

Le 3 regole del Private Equity di successo: caso Suba Seeds

28 Ott, 2015

Le 3 regole del Private Equity di successo: caso Suba Seeds

28 Ott, 2015

Pasquale Merella, FRM

3 min read

Quali sono le tre regole per cui possiamo dire che un’operazione di private equity in Italia è stata di successo?

  1. Quando il rendimento del capitale investito raggiunge e supera l’obiettivo di rendimento degli investitori, spesso indicato con l’hurdle rate; in altri termini supera il livello di remunerazione minima richiesta da un investitore razionale a fronte del rischio assunto.
  2. Quando il profilo di rischio dell’operazione è in linea con la politica di investimento descritta nel Regolamento del Fondo e comunicata a tutti gli investitori.
  3. Quando si valorizza il potenziale delle aziende italiane sia esso di crescita internazionale sia di consolidamento su mercati frammentati avendo cura di conservare l’italianità del prodotto, il vero made-in-italy, creando effetti positivi per il territorio in termini di occupazione e creazione di ricchezza.

Tali elementi di successo per una operazione di private equity si completano con una adeguata tempistica coerente con l’orizzonte di investimento tipico di un investitore istituzionale in media entro i 5 anni. Di fatti l’exit rappresenta uno dei principali rischi di un investimento definito “alternativo”. Le mitigazioni a questo rischio sono rappresentate dall’ampiezza ed efficacia del network che un team di investimento (quindi la SGR) può sfruttare in termini di accesso a prime deal e di canali di cessione (exit strategy) delle partecipate.

In questo ambito, oggi il Sole24ore riporta la notizia che Quadrivio Capital SGR (Fondo di Private Equity) ha ceduto il 100% di Suba Seeds Company SpA per 80 milioni di euro al fondo di private equity statunitense Paine & Partners.

L’operazione di assoluto successo ha seguito tutte “regole” di cui sopra.

Suba Seeds Company SpA è un’azienda di Cesena attiva nel settore della produzione di sementi per ortive, il Fondo Quadrivio Private Equity 2 ha effettuato un primo investimento a dicembre 2012. Con successivi add-on effettuati dal Fondo di Quadrivio Capital SGR, l’azienda ha avuto un costante apporto di risorse da investire per la crescita verso l’internazionalizzazione permettendo dunque a Suba Seeds di acquisire una società statunitense anche essa specializzata nella produzione di sementi con un alto potenziale di sinergie. Poi ancora, con la realizzazione di un nuovo impianto produttivo per Suba Seeds per aumentare la produttività sia in termini di quantità sia di tempistiche.

Dopo meno di tre anni i risultati dell’exit portano a realizzare oltre due volte il capitale investito (2,1x Cash-on-Cash) con un IRR pari al 33,8%.

L’accelerazione della crescita per società come Suba Seeds è rappresentata da un costante tasso di crescita del 10% in un mercato stabile, l’elevato livello qualitativo e l’ampia gamma di offerta sono una perfetta combinazione strategica che difficilmente il canale bancario può riuscire a valorizzare.

La qualità ed il committment del management sono un aspetto cruciale per un’attenta gestione del rischio. Un monitoraggio sui financial e sugli altri fattori di rischio, unitamente ad un efficiente approccio di enterprise risk management, permettono di presentare in maniera credibile al mercato – oggi globale – cogliendo opportunità prima irraggiungibili.

Anche questo è un sano Made in Italy!

 

Originally published at Pulse – LinkedIn on Oct 28, 2015.