Previdenza

 

Formazione finanziaria, la proposta: una patente previdenziale

16 Mag, 2014

Formazione finanziaria, la proposta: una patente previdenziale

16 Mag, 2014

Pasquale Merella, FRM

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Proposta in occasione della Giornata Nazionale della Previdenza 14 – 16 Maggio 2014 Milano. L’idea è quella di lanciare una Patente Europea Previdenziale.

Link all’articolo: http://www.giornatanazionaledellaprevidenza.it/site/home/il-punto/formazione-finanziaria-la-proposta-una-patente-previdenziale.html

Programma dell’evento

Nel nostro comune modo di pensare il tema della previdenza fa sempre venire in mente i pensionati magari ultra ottantenni che affollano i circoli delle bocciofile o quelli più animati che oggi sono i protagonisti del mondo sindacale. Invece sarebbe più logico che il problema previdenziale stesse più a cuore alla generazione dei giovani che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro o che sono appena all’inizio della loro carriera lavorativa.

Il bisogno previdenziale finora trascurato rischia di divenire fondamentale solo al momento della quiescenza. Un paradosso che porta in pancia i germi di un grosso problema sociale del nostro Paese.

La sfida che oggi appare irrinunciabile è proprio quella dello sviluppo del sistema pensionistico complementare che passa per una maggior consapevolezza da parte delle popolazione attiva e quindi all’adesione a forme pensionistiche di secondo pilastro, realtà rappresentata in primis dai Fondi Pensione Negoziali.

A più riprese i vari titolari Ministero del Welfare, via via succedutisi, annunciavano la partenza di un laboratorio sulla previdenza, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani e il grande pubblico. Sicuramente l’occasione della Giornata Nazionale della Previdenza offre un’opportunità per i giovani per migliorare la propria conoscenza finanziaria e per poter sviluppare una consapevole cultura del risparmio previdenziale.

Anche perché la leva maggiore a disposizione del singolo lavoratore sta appunto nelle scelte afferenti la sfera della previdenza complementare. Purtroppo per il primo pilastro si può fare poco, se non quello di chiedere a gran voce di riattivare un presidio importante come il Nucleo di Valutazione della spesa previdenziale che senza tante spiegazioni è stato soppresso.

La previdenza complementare invece può offrire al potenziale aderente diverse soluzioni come quelle proposte dalle formule di life cycle per la gestione dei trasferimenti pensionistici. Il primo Fondo ad implementare questa soluzione è stato Previmoda, già attivo con questi servizi da un paio d’anni; peccato però che le adesioni siano davvero poche. Questo riporta al problema cardine. Come auspicato più volte in occasione delle relazioni annuali del Presidente della Covip (quando si tenevano), il primo intervento per uno sviluppo della previdenza complementare sta nell’impegno di alfabetizzazione previdenziale e nella diffusione della conoscenza degli strumenti finanziari con progetti formativi indirizzati al mondo del lavoro e alla scuola. Qui i sindacati hanno una grande responsabilità nello spiegare ai propri associati i benefici di un risparmio previdenziale consapevole.

Per meglio superare tutti i luoghi comuni e le “bugie” che spesso aleggiano tra gli indecisi, una soluzione potrebbe essere quella di prevedere il conseguimento di una “patente previdenziale” che gli studenti delle scuole medie superiori o anche universitari possano ottenere dopo un’opportuna formazione finanziaria sulle tematiche demografiche e previdenziali. Allo stesso modo di come oggi si certifica sul proprio curriculum le conoscenze informatiche.

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Segue invito alla tavola rotonda:

Invito AICP 16Maggio2014 Ore 14.30